3 Gen Osteoporosi
tratto dalle lezioni del dott. Levio Cappello
L’osteoporosi è una malattia causata da una decalcificazione più o meno grave della struttura ossea. In pratica si tratta di un processo di alleggerimento e di rarefazione delle ossa che tendono a diventare più fragili, leggere e porose.
La patologia prende origine da un difetto della sintesi della materia organica dell’osso da parte degli osteoblasti. Queste sono le cellule originarie da cui vengono prodotti gli osteociti, che sono le vere e proprie cellule ossee mature e funzionanti.
In questo modo prevalgono i naturali processi di distruzione del tessuto osseo (osteoclasti o osteociti vecchi ed in fase di degenerazione).
Il tessuto osseo risulta da un processo alternato (armonico ed equilibrato in condizioni di salute) di distruzione delle cellule “vecchie” e di formazione ed accrescimento di quelle nuove.
In sintesi, in questa malattia, si assiste ad una notevole e patologica riduzione della matrice e della massa ossea.
Esistono 2 forme principali: quella circoscritta e quella più estesa e diffusa.
Nella forma localizzata sono particolarmente colpiti singoli segmenti corporei: le costole, la colonna vertebrale, il bacino, ma anche, sebbene più raramente o comunque più tardivamente, le ossa craniche e le estremità.
Forme particolarmente frequenti sono quella senile e quella che segue, nella donna, la fase naturale della post-menopausa.
Queste 2 ultime forme possono dare origine a vere e proprie visibili deformità scheletriche tardive (come ad esempio la ben nota gobba dell’anziano).
CAUSE:
- Ingessature prolungate che portano ad un mancato utilizzo di una parte specifica dello scheletro;
- mancanza di ormoni estrogeni o femminili;
- mancanza di ormoni androgeni o maschili;
- diabete mellito;
- uso continuativo di terapia corticosteroidea;
- scarsa nutrizione;
- grave difetto di assimilazione delle sostanze nutritive primarie da malassorbimento intestinale;
- malattie delle paratiroidi.
È quindi tipicamente una malattia della senilità, ma occasionalmente, come abbiamo visto può essere secondaria ad altre malattie sistemiche.
La cura consiste nel somministrare l’elemento calcio dall’esterno. Ma non sempre il nostro organismo è in grado di assimilare ed utilizzare al meglio questo fondamentale elemento.
Nel passato si era pensato di rimediare a questo deficit con un’alimentazione ricca di calcio, quindi molto incentrata su latte e latticini. Si è poi visto però che se l’intestino non è in grado di utilizzare al meglio il sovrappiù fornitogli, è inutile pensare a tale soluzione (a volte a causa di un’intolleranza alimentare occulta ed assolutamente sconosciuta, che impedisce il corretto assorbimento di questa e di altre sostanze da parte della mucosa intestinale). In questi casi, si può ipotizzare allora di ricorrere all’assunzione del calcio sotto forma di oligoelementi, somministrazione “facile” e priva di effetti collaterali.
Ma la cura può anche solo consistere in norme dietetico-igieniche o in cure ormonali, laddove il deficit sia di quest’ultimo tipo.
CURE FITOTERAPICHE (TINTURE MADRI ALCOLICHE)
- Trigonella Foenum Graecum Tintura Madre: azione fortemente rimineralizzante
30 gocce a sere alterne nell’osteoporosi lieve in 2 dita d’acqua
30 gocce 2 volte al dì nell’osteoporosi medio-grave
CURE GEMMOTERAPICHE (MACERATI GLICERINATI IN PRIMA DECIMALE HAHNEMANIANA)
- Abies pectinata Macerato Glicerico 1 DH: azione specifica sull’osteoporosi “pura”
50 gocce a sere alterne nell’osteoporosi lieve in poca acqua
50 gocce tutte le sere nell’osteoporosi medio-grave in poca acqua
- Pinus Montana Macerato Glicerico 1 DH: quando l’osteoporosi è associata ad un quadro di artrosi generalizzata
50 gocce a sere alterne nell’osteoporosi lieve in poca acqua
50 gocce tutte le sere nell’osteoporosi medio-grave in poca acqua
CURE OMEOPATICHE
Sono solamente 2 i rimedi omeopatici che possono influenzare un incremento dell’osteosintesi, quindi un aumento della funzionalità degli osteoblasti, cellule che sono i precursori degli osteociti, cellule ossee mature complete.
Naturalmente questi rimedi funzionano perfettamente bene anche sull’ossificazione dopo una frattura, accelerando i normali processi biologici di guarigione.
- Symphytum Officinalis
- Calcarea Phosphorica
I rimedi vanno utilizzati alla 30 CH in granuli, 5 x 3 di ognuno per 40 giorni per curare le fratture; per l’osteoporosi lieve alla 200 CH in gocce, 20 gocce di ognuno messi insieme nello stesso bicchiere in tre dita d’acqua una volta alla settimana, la sera prima di dormire, per arrivare ad una somministrazione molto più frequente nella demineralizzazione grave (20 gocce dei 2 prodotti insieme a sere alterne prima di dormire).
Un piccolo ma sostanziale consiglio: a meno che l’osteoporosi sia così grave da impedirvi qualsiasi movimento a causa del rischio di fratture spontanee, non dimenticatevi di continuare a fare del sano movimento, poiché questo genera, per i microtraumi naturali che colpiscono l’apparato osteoarticolare, un continuo e spontaneo stimolo all’osteogenesi.