27 Dic Trial sull’omeopatia
Trial sull’omeopatia riportati su ClinicalTrials.gov
di Tiziana Di Giampietro
L’omeopatia guadagna sempre maggior popolarità, nonostante “nessun effetto convincente sia evidenziabile superiore al placebo”, come sostiene una review del NHMRC (Australian National Health and Medical Research Council) del 2015 dopo aver valutato 57 review sistematiche, contenenti 176 singoli trial controllati; risultato che è coerente con altre review dei governi sia britannici che svizzeri. Un dubbio insorto è legato alla possibilità che errori nella pubblicazione dei dati potrebbero influenzare i risultati finali o che molti lavori iniziati non vengano mai pubblicati.
L’obiettivo di una ricerca pubblicata su FACT da Elizabeth Thomas, che ha preso in esame 221 studi clinici il primo dei quali iniziato nel 2000, è valutare il numero di studi non pubblicati o pubblicati su riviste non indicizzate, oppure il tipo di errore che poteva essersi verificato durante la registrazione dei risultati nei trial clinici completati da almeno due anni; è stato esaminato il gruppo di pubblicazioni su PubMed, e su Google Scholar, facendo particolare attenzione che i risultati, inizialmente registrati, coincidessero con quelli della prima pubblicazione. Si è visto che circa 90 studi erano stati completati prima del dicembre 2013. Di questi ne sono stati identificati 35 di 11 Paesi, pubblicati con errori rilevanti per l’analisi conclusiva, nonostante avessero avuto due anni di tempo, dal completamento alla pubblicazione, per fare le correzioni. Dei 31 studi che avevano indicato il paese di origine, sette provenivano dagli USA, cinque dalla Germania, quattro dall’India e tre da Israele. Dei lavori omeopatici, solo il 46% era stato pubblicato entro i due anni dalla conclusione e di questi solo un quarto aveva modificato il risultato iniziale errato. Si pensa dunque, alla luce di quanto emerso, che ulteriori indagini vadano fatte per valutare le ragioni della mancata pubblicazione, a 5 anni e mezzo dall’inizio, di molti lavori “omeopatici”.